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13 novembre 2013

Gioielli Eandare: sperimentazioni materiche







Photo credits Alessia Foglia for Nothingtoamend


Eandare è una linea di gioielli che nasce dall’idea di Lucilla Giovanninetti. Lei, Lucilla, è una persona dolce e determinata. I suoi gioielli essenziali e scultorei. Modi di essere solo all’apparenza distanti e incongruenti che in realtà danno vita a creazioni piene di intensità.

Complementi per il corpo, come ama definirli Lucilla, realizzati con la tecnica della cera persa in cui la lavorazione dell’ottone, del bronzo o dell’argento è evidenziata dal “non finito” e dalla contrapposizione tra lucido e opaco.

Nella sua collezione troviamo così anelli e bracciali dalle forme stilizzate, semplici, quasi minimaliste. Orecchini a forma di forchette, cucchiai e coltelli consumati dall’uso.

Dal micro si passa al macro con bracciali e ciondoli di grandi dimensioni, rose consunte, voli di insetti, crateri scavati nel metallo in un continuo gioco di rimandi fra pieno e vuoto.

Interessante anche l’uso di tessuto arricciato, arrotolato, scomposto, monocromatico o in abbinamenti di colore contrastanti. Oppure plastificato, per un effetto finale di grande leggerezza, con dettagli in metallo nickel free in grado di rivelare sempre una morbidezza molto materica.




6 novembre 2013

Be original, be "My Pair of Jeans"







Photo credits Alessia Foglia for Nothingtoamend



A me succede così: ci sono progetti di cui mi innamoro all’istante. Mi innamoro a pelle, di pancia. Di solito sono progetti che nascono dall’intraprendenza di chi rincorre un sogno e io ai sogni sono particolarmente sensibile perché sono il motore che ci fa alzare la mattina, il fuoco che anima e fa stare svegli rendendo gli occhi brillanti anche dopo una notte insonne. 
Io adoro chi insegue i propri sogni, ci vuole un gran coraggio a farlo. Eccomi quindi a parlarvi del mio ultimo colpo di fulmine. 

"My pair of jeans" è una storia affascinante fatta di colori, cotoni e stampe. Alle spalle l'esperienza della stamperia Pezzoli che da decenni propone tessuti semilavorati secondo i più elevati standard qualitativi assicurando un prodotto altamente competitivo in termini di tecnologia e progettazione stilistica e totalmente made in italy. 

Dall'incontro con una giovane stilista nasce l'idea di reinterpretare in modo fresco e inedito uno dei capi iconici per eccellenza: il jeans. 
La volontà è quella di offrire un prodotto unico, frutto dell'artigianalità e degli esperimenti arditi che costituiscono la storia stessa del denim e che qui prendono forma in modelli che si contraddistinguono per l'originalità e la bellezza delle stampe oltre che per una perfetta vestibilità.

Mood della collezione primavera-estate 2014 è il viaggio inteso come momento di riscoperta di antiche tradizioni e spunto per allargare i propri orizzonti. 
L’ispirazione arriva da ciò che si vede lungo la strada: i disegni delle piastrelle ottomane, le trame di vecchie tende, i motivi di antiche cravatte e di camicette abbandonate nei cassetti polverosi di dimore di campagna. 

Un viaggio alla scoperta di lontane tradizioni che trovano nuova vita su uno degli indumenti più moderni e versatili mai inventati. Non un jeans qualsiasi: "My pair of jeans". 
Quale sarà la prossima meta? Lo deciderete voi.

xoxo
Alessia

23 ottobre 2013

Nuova collezione Gianlisa e la differenza tra esserci e partecipare


nuova collezione gianlisa

Gianlisa bags

Collezione Gianlisa SS2014

Gianlisa bags

borse gianlisa

nuova collezione gianlisa

Per quanto mi riguarda sarebbe ben poca cosa avere un blog e dover prescindere dai rapporti personali. Spesso si partecipa a incontri finalizzati a far conoscere le nuove collezioni: arrivi, stai dieci minuti, ti riempiono la testa di parole e vai via con tante foto ma senza emozioni. E poi ti ritrovi davanti alla tastiera a voler raccontare non sai esattamente cosa.
Rileggi dieci volte il comunicato stampa e alla fine un testo lo scrivi perché comunque la collezione ne vale la pena, ma vuoi mettere? Vuoi mettere riuscire ad andare al di là e a creare un rapporto con chi quell'oggetto o quel prodotto l'ha pensato, l'ha realizzato. E poi dopo tanto parlare di colori, pellami e tessuti passare al personale e a raccontarsi. Allora torni a casa e davvero qualcosa da dire ce l'hai. Perché a quella presentazione ti ci sei fermata un'ora di cui solo dieci minuti per lavoro, ma è tutto il resto quello che conta. Con Elise, creatrice e designer del brand Gianlisa, è successo esattamente così e ora non vado più a vedere una collezione ma vado a trovare un'amica che realizza accessori. In questo caso borse bellissime delle quali voglio parlarvi.
La nuova collezione Gianlisa per la prossima primavera-estate è qualcosa di davvero speciale e ho trovato una scelta vincente quella di affiancare il tessuto alla pelle. Un modo per dare una portabilità più easy ma non meno raffinata alle bag, propria di quel mood tipicamente francese che a Elise non manca. 
Tre le nuove varianti che vestono gli iconici modelli Gianlisa il baroccato in lurex nei colori del bianco, oro e nero (che senza dover aspettare l'estate trovo perfetto anche come soluzione per una pochette da indossare nelle feste natalizie) il rigato navy e il tessuto liberty in stampa "piuma di pavone". 
Restano i modelli in pelle, i portafogli, le manchette a volte solo leggermente rivisti nel design: come nel caso della borsa Irvin alla quale è stata eliminata la catena per renderla ancora più leggera e fruibile anche da un target maschile.

Fossi in voi mi ci farei un giro allo Showroom di Gianlisa, lo trovate aperto tutti i giovedì. 
La cosa bella è che sarete sempre accolti da un sorriso. 

Studio Gianlisa/Showroom
Via Varese, 4 - Zona Brera
20121 Milano

16 ottobre 2013

LE COCTELLE, gioielli dell'anima. Intervista a Vittoria Forchiassin

Vittoria Forchiassin e Mara Scanavino

Vittoria Forchiassin e Mara Scanavino

Vittoria Forchiassin e Mara Scanavino

Vittoria Forchiassin e Mara Scanavino

Vittoria Forchiassin e Mara Scanavino

Vittoria Forchiassin e Mara Scanavino

Questa non è una storia ma potrebbe essere raccontata come se lo fosse tanto è speciale. Questa è la storia di gioielli che hanno dentro una magia perchè realizzati con sapienza e delicatezza da due donne che hanno saputo reinventarsi e mettere il cuore in ciò che fanno. 
Ho conosciuto LE COCTELLE davvero per caso, le cose importanti funzionano sempre così: la casualità in realtà ci vede benissimo. 
Mi sono ritrovata a parlare con Vittoria e Mara che mi hanno raccontato la storia di questi gioielli che poi è anche la loro. E mel'hanno raccontata talmente bene che io non avrei parole migliori per farlo e quindi voglio che la raccontino anche a voi. 


Le Coctelle è un nome curioso, originale e molto evocativo di qualcosa di antico e prezioso. Da dove nasce?
 LE COCTELLE  fonde insieme la parola cocktail e il nome di Coco Chanel, il mito di chiunque si occupi di moda, sia vestiti sia oggetti. Questo perché i nostri gioielli sono una mescolanza, una contaminazione, un cocktail d’eleganza e gusto, forma e colore.

Vittoria raccontami del vostro progetto: come arrivano un’editor e una art director a creare gioielli?
Il progetto risale a qualche anno fa (era il 2008), momento in cui mi sono improvvisamente trovata ad avere più tempo. Facevo l’editor, felice di esserlo, ma alla prime avvisaglie della crisi, poi esplosa, il mio editore si spaventò e licenziò varie persone tra cui anch’io. Ho così ripescato una mia passione di bambina: ricordo che stavo sveglia la notte per fare i braccialettini con il nome agli amici della via. Mi appassionavano i monili, le collane, i gioielli di fattura artigianale, semplici e imprevedibili come le fantasie infantili.

Una scelta coraggiosa e un modo per riprendere il contatto con se stesse. Immagino non sia stato facile all’inizio…..
Il processo per arrivare a LE COCTELLE è stato lungo ma quando il disegno ha cominciato a definirsi è stata una gioia e una scoperta. Tornavo a lavorare con le mani a produrre monili come quando ero piccola, ma con uno sguardo e un’attenzione diversa. Forse fare libri, correggere testi, editarli, rivedere bozze, inventare autori e titoli, mi aveva cambiato anche in questo ritorno al passato. Ne ho parlato in giro e a mano a mano che ideavo e producevo qualcosa la sottoponevo agli amici, spesso ex colleghi. In questo modo è arrivata Mara Scanavino, art director di Baldini & Castoldi, dove avevo lavorato, ora socia LE COCTELLE. L’incontro con lei, a volte penso miracoloso come quel mestiere ritrovato nel fondo dei mie ricordi, ha tirato fuori dal progetto quanto ancora era rimasto inespresso, la sua anima. Mara ci ha messo il suo sguardo di grafica, di fotografa, di art director, ovvero l’amicizia per le cose belle, per il fare insieme: uno sguardo diverso sul mondo femminile e insieme su quello maschile. Pensare da donne, per le donne.

Di gioielli e accessori onestamente se ne trovano molti ma ben pochi restano a lungo nel nostro cuore. Qual'è la vostra particolarità, cosa vi distingue?
Si può parlare de LE COCTELLE come di bijoux che hanno un carattere preciso, riconoscibile,
che vestono una donna quasi più di un messaggio, di un pensiero, o di un semplice oggetto che la decora. La leggerezza e l’essenzialità sono le loro principali qualità. Come in un sogno infantile a occhi aperti. A volte sono quasi impalpabili, proprio come un’idea. 
Questi gioielli sono fatti per le donne che vogliono fare la pace con gli uomini.

LE COCTELLE
Vittoria Forchiassin e Mara Scanavino
lecoctelle@gmail.com

xoxo

31 luglio 2013

Dalla rubrica Personal Shopper su bella.it: prepariamo la valigia per le vacanze!

Eccoci finalmente (quasi) arrivate alle nostre sudate e meritate vacanze.
Se è vero che gli impegni continuano ad aumentare, chissà come i periodi di vacanza si accorciano sempre di più ma avere con noi la valigia perfetta resta la missione numero uno.

In realtà si tratta solo di pochi giorni ma, nonostante questo, ci si saluta come se non ci si dovesse vedere mai più. Un misto di euforia e spensieratezza da ultimo giorno di scuola, ma la verità è che il cuore trema e il nostro chiodo fisso resta uno solo: preparare la valigia perfetta. Perché lì dentro, in quei pochi centimetri quadrati (a volte non così pochi) e in base a come li riempiremo sembra potersi racchiudere il segreto del successo del nostro viaggio. Ammettiamolo, in vacanza desideriamo poter strafare e sfoggiare: vogliamo poter indossare l’abito che non oseremmo mai in città, quel bikini tanto succinto che può trovare il suo habitat naturale solo su una spiaggia deserta o la borsa must-have che se ci presentiamo senza in uno di quei posti tanto chic, sai la figura? Quindi, facciamo mente locale e capiamo un po’ le tendenze che sono sicura che tutto quello che vi serve ce l’avete già in casa e per quello che vi manca potete approfittare degli ultimi saldi. 

Costume Twin set, abito Michelle Mason,  bracciale effetto pelle Mango, sandali Sonia Rikyel, pochette Les petits jours


Come regola generale, cercate di avvicinarvi il più possibile al mood della località dove siete dirette: questo vi permetterà di sentirvi in sintonia con l’ambiente e di essere adatte alla situazione ottimizzando le scelte. Se optate per il mare in Italia, quest’anno la tendenza Navy, mai banale e scontata, gioca a vostro favore. Via libera a bianco e blu, alle righe, alle zeppe in corda e alle borse in paglia, da interpretare in versione day per la spiaggia e night in piccole pochette a mano. Per il giorno scegliete abitini leggeri e sandali flat mentre la sera esaltate l’abbronzatura con un olio satinante e osate pantaloncini o abiti che lascino la schiena scoperta. 







Borsa Zara, collier Akong London, smalto essie, abito Gabby, cappello Guess, sandali maliparmi


Se invece la vostra meta è un’isola delle Baleari, il mood prenderà ispirazione dal Messico: stampe ikat, ricami aztechi, lunghi abiti neo-hippy dai colori accesi, tanti accessori colorati e frange all-over. Qui, complici il mare e la natura incontaminata, vi sentirete novelle Jane alla ricerca del vostro Tarzan: lasciate a casa i tacchi perché passerete le notti a ballare sulla spiaggia. 




Non scordate di portare con voi prodotti specifici per capelli di buona qualità come quelli di TIGI: vi aiuteranno a preservarli prima, durante e dopo le esposizioni al sole.




Scegliete solari con fattore di protezione adatto alla vostra pelle per un'abbronzatura dorata senza scottature e non dimenticate mai il doposole: io quest'anno mi sono innamorata dei prodotti Hawaiian Tropic.


Per la versione Heidi non sono molto preparata e me ne scuso. Giuro che studierò di più l’anno prossimo!

xoxo
Alessia







26 luglio 2013

Dalla rubrica Personal Shopper su bella.it: guida pratica per un aperitivo cool


L’aperitivo è ormai il momento sociale per eccellenza e con la bella stagione gli appuntamenti si intensificano.

Se siete degli habitué non avrete certo dubbi, ma questo evento mezzo-serale crea ancora qualche perplessità: come ci si veste?

Prima di tutto capiamoci sul concetto di aperitivo: non stiamo parlando del Crodino preso al bar sotto casa con le patatine e le olive messe nelle ciotoline bianche di plastica. A quello potete andarci vestite più o meno come vi pare. Il nostro aperitivo, quello di tendenza e metropolitano che oggi va tanto di moda, prevede una location di un certo tipo frequentata da gente di un certo tipo e un buffet con una quantità di cose imbarazzanti. L’aperitivo lo si fa anche d’inverno, certo, ma d’estate è tutta un’ altra cosa. Si ha più voglia di stare fuori, di vedere gli amici, di fare incontri e in quest’ottica l’aperitivo è l’occasione ideale. Come affrontare questo “evento”? 

 


Abito black&white Maye, Scarpe Jimmy Choo, Falabella Corallo Stella Mc Cartney, Occhiali YSL


C’è chi scambia l’aperitivo con una serata di gala: niente di più sbagliato. Bandito tutto ciò che è troppo elegante come il total black, il lucido, gli strass e i sandali gioiello che risulterebbero esagerati e fuori luogo. E’ presumibile infatti che voi arriviate direttamente dal lavoro e quindi un abbigliamento da giorno rivisto negli accessori è quanto di più azzeccato possiate sfoggiare. Per esempio, se indossate scarpe basse prevedete di portare con voi un sandalo col tacco mentre una borsa molto grande può essere facilmente sostituita con una mini bag. 




Fatta questa premessa passiamo agli abiti. Nella loro semplicità saranno perfetti un paio di jeans, una maglietta stampata o una blusa. In alternativa, se la giornata è particolarmente calda, sarà adatto anche un abitino con stampe grafiche, fiorate o black&white. Tutte soluzioni di grande tendenza. O ancora, se amate un mood vintage potete pensare di rifarvi agli anni ’50: una gonna a ruota con un top saranno perfetti per il giorno e molto glam per l’aperitivo. In questo caso una scarpa T-strap ed una coda alta completeranno il look. 




Jeans Closed, Maglietta rock Pull&Bear, Sandali River Island, Bracciale “infinito” Anita Ko, borsa Vlieger&Vandam da Luisaviaroma

Tip da aperitivo: le vostre mani saranno impegnate a tenere in equilibrio piattino, forchetta e bicchiere ed è quindi inutile complicarsi la vita con una pochette: preferite una tracolla o una borsa a braccio e la vostra serata sarà salva.


xoxo
Alessia




19 luglio 2013

Dalla rubrica Personal Shopper su bella.it "Estate e look da lavoro"


Fuori fa sempre più caldo, l’idea delle vacanze ci porta ad avere voglia di cose sempre più leggere ma in ufficio è necessario rispettare certe regole.
L’ambiente lavorativo rimane un luogo formale e come tale richiede di mantenere un abbigliamento consono.

Se d’inverno la situazione è più sotto controllo, d’estate per qualche motivo il senso della misura in fatto di abbigliamento tende spesso a sfuggirci di mano. Complici la voglia di sentirci leggere ed il gran caldo soprattutto in città, si tende infatti a dimenticare che quello che è accettato durante il tempo libero (quando possiamo vestire un po’ come vogliamo) non lo è nell’ ambiente di lavoro. Sia che lavoriate in ambienti formali che in luoghi più rilassati, non dovete dimenticare che esistono delle regole, a volte scritte a volte solo di buon senso, che è necessario rispettare. Questo non solo perché potreste trovarvi a disagio e mettere in una situazione imbarazzante colleghi e superiori, ma anche perché ne va della vostra immagine e professionalità. Partiamo da alcune regole di base che è meglio ricordare: in ufficio va evitato tutto ciò che è troppo corto, troppo stretto, troppo seducente, troppo lucido, troppo vistoso e troppo scollato. Questo non significa dover fare tutt’uno con le pareti, ma anche se siete single e il vostro collega è da urlo l’ufficio non è terreno di caccia. 


Abito a pois Rochas, borsa rubiera Sportmax, scarpe Pennyblack  (Credits: collage by Alessia Foglia)


Si può essere molto femminili anche indossando una gonna al ginocchio magari a portafoglio e dalla linea non troppo aderente, abbinata ad una blusa e a una giacca in lino o cotone che in caso di aria condizionata torna molto utile. Altra validissima possibilità sono tubini o abiti (sempre al ginocchio) da scegliere in tessuti chiari e da completare con una giacca a mezze maniche o un cardigan lungo e leggero. 

Pantaloni Ralph Lauren, scarpe Pierre Hardy, blusa Max Mara, porta I-Pad Valextra,  occhiali Cutler&Gross (Credits: collage by Alessia Foglia)

Colgo l’occasione per ricordare che i leggings non sono pantaloni e che in generale lo stretch non va d’accordo né con il caldo, né con l’ufficio: preferite quindi modelli dalle linee più morbide e tessuti che tengano la forma come il jersey. Se amate il jeans potete utilizzarlo scegliendolo in un colore blu scuro e andandolo ad abbinare a camicie, t-shirt e giacchine magari strette in vita con un fiocco. Tema scarpe: sandali gioiello, infadito e birkenstock (eh si, capita anche questo….) NON sono scarpe da ufficio. Se volete star comode, preferite una ballerina o delle slippers. 



xoxo
Alessia






12 luglio 2013

Dalla rubrica Personal Shopper su bella.it "Gli essenziali per un we al mare"


L’estate quest’anno si è fatta desiderare, ma alla fine è arrivata e con lei anche i primi week-end al mare
Ma preparare la valigia per pochi giorni può rivelarsi un’operazione più insidiosa del previsto. Come fare in modo di non farci prendere la mano?

Il primo week-end al mare: croce e delizia. L’abbiamo desiderato tutto l’inverno e non vediamo l’ora di toccare la sabbia e sentirne il calore sotto ai piedi. Quest’anno poi ci siamo anche mosse in tempo: la dieta ci ha regalato una forma fisica pazzesca e la temutissima prova bikini è scongiurata. Rimangono solo due problemi da affrontare: il color vampiro (che a me comunque non dispiace perché fa molto chic, soprattutto d’estate) e decidere cosa mettere in valigia. Se lui ogni volta che carichiamo la macchina ci chiede “stai partendo per un anno sabbatico?”, vuol dire che forse abbiamo perso il polso della situazione e che dobbiamo correre ai ripari. In realtà la cosa più difficile consiste nel decidere a priori cosa è opportuno indossare.


Personal Shopper Milano
 On the beach: abito Cecilia Prado, occhiali Mondelliani, costume Twin-set, cappello boticca, bracciale Hipanema (Credits: collage by Alessia Foglia)

La tendenza infatti, a scanso di equivoci, è quella di portarci dietro di tutto un po’ che “non si sa mai”. Il trucco sta nel capire quali saranno le occasioni che si presenteranno e di ottimizzare. Partiamo dalle scarpe: lasciate a casa i tacchi e detto da me che sono un’addicted vi assicuro che ha un certo peso. I sandali bassi sono molto più adatti a camminare sul lungomare e per le sere d’estate. Se non volete rinunciare a qualche centimetro considerate le zeppe ma in colori naturali come il bianco, il cuoio e la corda. Per il viaggio la parola d’ordine è comodità: andrà benissimo un abito leggero in cotone e un sandalo aperto che vi permetteranno di andare direttamente in spiaggia. 


Personal Shopper Milano
Aperitivo sulla spiaggia: borsa Shourouk, t-shirt Wildfox, shorts Chloè, sandali metallizzati McQueen (Credits: collage by Alessia Foglia)

Per l’aperitivo, che potrà trasformarsi in cena, vi propongo un abito lungo con una piccola borsa a mano magari in plexiglass. Se optate per questa soluzione assolutamente vietate le scarpe alte. In alternativa, se volete sfoggiare la prima abbronzatura, scegliete un abito a righe o un paio di shorts da modulare in lunghezza in base all’età. Il tema “spiaggia” l’ho lasciato volutamente per ultimo perché qui davvero si vede il peggio: aboliti sandali con tacchetto, gioielli e costumi con lacci bondage che la sera vi lasceranno segni indelebili. Scegliete un modello che valorizzi le vostre forme e abbondate con accessori colorati. Buon divertimento!  


Personal Shopper Milano

Cena sotto le stelle: zeppe River Island, borsa Topshop, abito a righe Raxevsky Janot, bracciale smaltato JW Anderson  (Credits: collage by Alessia Foglia)

xoxo
Alessia




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