Difficile distinguersi all'interno della Fashion Week: molti ci provano, quasi nessuno ci riesce.
E poi c'è Sergei Grinko: anche quest'anno la sua collezione è stata infatti quanto di più affascinante si sia visto per il prossimo autunno-inverno sulle passerelle milanesi.
La donna proposta da Grinko sembra arrivare da molto lontano ma parla un linguaggio contemporaneo e metropolitano. Il mood "boysh", tipico dello stilista, sfocia in una femminilità tutta nuova che attinge direttamente dal mondo arabo e che si traduce in sovrapposizioni, linee morbide, camicie lunghe indossate su pantaloni a sigaretta e ampie gonne. La felpa, capo iconico dello stilista, si trasforma ulteriormente diventando un indumento quasi elegante grazie all'utilizzo di inserti in pelliccia e applicazioni 3D.
Cosa ho amato: l'uso dei colori, gli abiti con profondi scolli che diventano cappucci, i preziosi tessuti broccati e le scarpe rigorosamente maschili che contrastano con la leggerezza di una collezione che, ancora una volta, incanta.
Dico la mia: con la nuova collezione per la primavera-estate, Luciano Padovan cambia passo. Se la volontà del team creativo era quella di proporre modelli dalle linee più pulite e dalla vestibilità più elegante e adatta anche ad un consumatore europeo, direi che l’obiettivo è stato pienamente centrato.
La nuova collezione Luciano Padovan non perde quindi il suo lato sexy ma parla di una ritrovata femminilità, di una donna contemporanea a cui piace apparire indossando scarpe sofisticate.
Uno dei modelli che mi è rimasto nel cuore è la classica décolletés “open toe” che viene proposta con una profonda scollatura laterale che le regala una linea meravigliosa.
Non meno interessanti le T-bar in suede nero o animalier con bottoni dorati e la zeppa in pitone con lacci, intrecci e fibbie.
Novità di questa Primavera Estate è l'inserimento di dettagli in rete, dalla trama sottile ed in tinta con il resto della calzatura che rendono grintose décolletés, sandali e ballerine soprattutto per le proposte da cocktail e per la sera.
Le stampe continuano a farla da padrone: pitone multicolor, fantasia pied de poule e l'immancabile animalier leopardato e zebrato vestono i modelli più aggressivi.
Immancabili come in ogni collezione Luciano Padovan le borse: con foggia a cartella, a bauletto o maxi pochettes sono l’altra vera sorpresa di questa stagione.
Una collezione dai materiali pregiati come la pelle a pieno fiore ed il suede, e dalla ricerca accurata di dettagli come le fibbie dorate, i fiocchi e i “puntalini” metallici che impreziosiscono molti dei modelli Luciano Padovan che, diciamolo, tutte le donne vorrebbero almeno una volta poter indossare.
Au Jour le Jour è un brand molto interessante non fosse per la velocità con cui sta crescendo e l'interesse che sta suscitando sul mercato. Le collezioni disegnate da Mirko Fontana e Diego Marquez non sono obiettivamente facili da portare in una situazione di vita quotidiana, ma hanno quella vena ironica e l'eccentricità che tanto piace alle it girls e forse questo è uno dei motivi di tanto successo, sfociato nella sfilata all'Armani teatro durante l'ultima fashion week milanese.
Come sempre il mood della sfilata si percepisce perfettamente già dal backstage dove Marco Iafrate e il team internazionale di TIGI sono operativi sulle teste di modelle ancora assonnate, vista l'ora di un sabato mattina milanese incredibilmente assolato e non troppo freddo.
Il focus è massima attenzione sul viso. Per questo motivo l'acconciatura delle ragazze prevede una riga laterale bassa con i capelli portati dietro alle orecchie a scendere sulle spalle per un look senza volume e con una tessitura naturale.
Tre i prodotti Catwalk di TIGI utilizzati per questo finish: il gel cream usato sulle radici per direzionare i capelli, una mousse per lavorare le lunghezze senza che i capelli diventino statici e una lacca secca utilizzata durante l'asciugatura per garantire un effetto naturale e molto asciutto.
Uno sguardo al make-up rivela occhi truccati con effetto glitter che vanno a richiamare ed esaltare i colori decisi degli abiti che sfileranno.
Avere a disposizione l'Armani Teatro è sicuramente un'onore per qualsiasi stilista, ma la sua vastità lo rendono allo stesso tempo una location molto pericolosa: l'effetto "non c'è nessuno" è dietro l'angolo. Non è questo il caso: pare davvero che ci siano tutti quelli che contano: nonostante sia la prima sfilata della giornata (eventi spesso disertati) Anna Dello Russo e Chiara Ferragni tra le tante non hanno fatto mancare la loro presenza.
I protagonisti della collezione per l'autunno-inverno 14-15 sono i "puppies": musi di cagnolini e gattini ricamati a punto croce o realizzati con importanti decorazioni di paillettes lucenti fanno da leit-motive . Il focus è su abiti e gonne dai volumi netti da indossare con calze di lana e parisienne, ma non mancano cappottini ispirati agli anni '60, giacche varsity e pellicce ecologiche intarsiate e multicolor indossati in un gioco di sovrapposizioni.
I tessuti sono preziosi e tradiscono l'attenzione verso la sperimentazione: Jacquard con morbidi ciuffi creano l'effetto pelliccia su abiti e capispalla, lana verniciata con effetto glossy, organza e chiffon di seta trasparente, crepe fluidi e panni di lana double. I colori sono come sempre forti, decisi e a contrasto e passano dalle cromie del viola, corallo e blu pervinca ai toni caldi del bordeaux fino alle nuance pastello per vestire una donna che non deve temere il mix&match.
La Milano Fashion Week non è solo sfilate e presentazioni ma, per quanto mi riguarda, è anche backstage. Amo fare i backstage per lo stesso motivo per cui spero di non comparire mai in una foto di streetstyle.
Nel backstage di Frankie Morello si respira un’aria di trepidante attesa per una collezione che si ispira all’atmosfera del film “Le vergini suicide" di Sofia Coppola e io già adoro.
Marco Iafrate del TIGI International Creative Team ci racconta l’ispirazione dell’hairstyle pensato per la sfilata: “La donna Frankie Morello è giovane e molto sensuale.
Per enfatizzare il mood della collezione andremo a creare sui capelli una tessitura vissuta che vuole ricordare lo styling effortless e naturale tipico del look di una ragazza che si è alzata senza dare troppa importanza all’acconciatura.
Alcune modelle indosseranno una cuffia, quindi sulle altre andremo a creare l'effetto di chi si è appena tolto un cappello. L’obiettivo quindi è quello di togliere volume sulla sommità del capo creando nella parte posteriore una silhouette più gonfia che andremo a realizzare con della lacca lavorata sulle lunghezze utilizzando una retina (proprio del tipo che usavano le nostre nonne) riscaldata col phon.
Le lunghezze avranno un effetto separato vagamente grunge che andremo ad ottenere applicando dei becchetti di metallo per dare un movimento a zig zag e creare separazione tra le ciocche.
La finitura verrà data poco prima di entrare in passerella quando spruzzeremo in modo casuale sui capelli delle ragazze uno spray lucidante per rendere il look leggermente unto in alcuni punti e più secco in altri"
E veniamo alla sfilata. L'età dell'inquietudine: questo il tema di una collezione che mi ha incantata ed emozionata. Sulla passerella sfilano abiti dal vago sapore anni '90 che nei quali si percepisce un'affannosa ricerca dell'equilibrio.
Un gioco di sovrapposizioni, di spacchi, di abbinamenti materici tra tessuti fluttuanti, matelassè di seta. organze e crepe de chine. Abiti dalle sembianze castigate mettono in risalto una voglia di evasione che si esprime in leggeri spacchi, pieghe asimmetriche, tessuti trasparenti doppiati da baschine di una struttura più corposa spesso laserata effetto pizzo o da preziosi pannelli ricamati con degradè di cristalli.
Anche i colori giocano sui contrasti e su una base di neri, grigi e blu scuri si fanno spazio il cipia e l'azzurro, tinte che fanno da base a tessuti stampati con volti, bocche, occhi e fiori fino ad arrivare alla stampa all over del numero magico della maison: il 22 che prende forma da due cigni che si sfiorano.
Dettagli imperdibili i mocassini con l'alta suola e la clutch a libro: unico accessorio della sfilata che interpreta perfettamente il compagno di viaggio ideale di questa donna onirica e in divenire.