Questa non è una storia ma potrebbe essere raccontata come se lo fosse tanto è speciale. Questa è la storia di gioielli che hanno dentro una magia perchè realizzati con sapienza e delicatezza da due donne che hanno saputo reinventarsi e mettere il cuore in ciò che fanno.
Ho conosciuto LE COCTELLE davvero per caso, le cose importanti funzionano sempre così: la casualità in realtà ci vede benissimo.
Mi sono ritrovata a parlare con Vittoria e Mara che mi hanno raccontato la storia di questi gioielli che poi è anche la loro. E mel'hanno raccontata talmente bene che io non avrei parole migliori per farlo e quindi voglio che la raccontino anche a voi.
Le Coctelle è un nome curioso, originale e molto evocativo di qualcosa di antico e prezioso. Da dove nasce?
LE COCTELLE fonde insieme la parola cocktail e il nome di Coco Chanel, il
mito di chiunque si occupi di moda, sia vestiti sia oggetti. Questo perché i
nostri gioielli sono una mescolanza, una contaminazione, un cocktail d’eleganza
e gusto, forma e colore.
Vittoria raccontami del vostro progetto: come arrivano un’editor
e una art director a creare gioielli?
Il progetto risale a qualche anno fa (era il 2008), momento
in cui mi sono improvvisamente trovata ad avere più tempo. Facevo l’editor,
felice di esserlo, ma alla prime avvisaglie della crisi, poi esplosa, il mio
editore si spaventò e licenziò varie persone tra cui anch’io. Ho così ripescato
una mia passione di bambina: ricordo che stavo sveglia la notte per fare i
braccialettini con il nome agli amici della via. Mi appassionavano i monili, le
collane, i gioielli di fattura artigianale, semplici e imprevedibili come le
fantasie infantili.
Una scelta coraggiosa e un modo per riprendere il contatto
con se stesse. Immagino non sia stato facile all’inizio…..
Il processo per arrivare a LE COCTELLE è stato lungo ma
quando il disegno ha cominciato a definirsi è stata una gioia e una scoperta. Tornavo
a lavorare con le mani a produrre monili come quando ero piccola, ma con uno
sguardo e un’attenzione diversa. Forse fare libri, correggere testi, editarli,
rivedere bozze, inventare autori e titoli, mi aveva cambiato anche in questo
ritorno al passato. Ne ho parlato in giro e a mano a mano che ideavo e
producevo qualcosa la sottoponevo agli amici, spesso ex colleghi. In questo
modo è arrivata Mara Scanavino, art director di Baldini & Castoldi, dove
avevo lavorato, ora socia LE COCTELLE. L’incontro con lei, a volte penso
miracoloso come quel mestiere ritrovato nel fondo dei mie ricordi, ha tirato
fuori dal progetto quanto ancora era rimasto inespresso, la sua anima. Mara ci
ha messo il suo sguardo di grafica, di fotografa, di art director, ovvero l’amicizia
per le cose belle, per il fare insieme: uno sguardo diverso sul mondo femminile
e insieme su quello maschile. Pensare da donne, per le donne.
Di gioielli e accessori onestamente se ne trovano molti ma ben pochi restano a lungo nel nostro cuore. Qual'è la vostra particolarità, cosa vi distingue?
Si può parlare de LE COCTELLE come di bijoux che hanno
un carattere preciso, riconoscibile,
che vestono una donna quasi più di un messaggio, di un
pensiero, o di un semplice oggetto che la decora. La leggerezza e
l’essenzialità sono le loro principali qualità. Come in un sogno infantile a
occhi aperti. A volte sono quasi impalpabili, proprio come un’idea.
Questi
gioielli sono fatti per le donne che vogliono fare la pace con gli uomini.
Vittoria Forchiassin e Mara Scanavino
lecoctelle@gmail.com
xoxo
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